domenica 29 luglio 2012

L' immobilità insostenibile (la pista ciclabile 4 anni fa)





Ringrazio Filippo Pagliara per avermi inviato il link di questo video inedito che ritrae l'unica pista (in)ciclabile di Maglie pochi giorni dopo la sua inaugurazione avvenuta quattro anni fa.




Il video lascia un pò l'amaro in bocca: in quattro anni nulla è cambiato....
Chissà perchè ma mi viene in mente la lettera che Fiab IL CICLONE scrisse  al Sindaco alla fine della sua passata amministrazione. Vi riporto qui uno stralcio invitando i più curiosi a leggere il documento per intero al seguente link:


..Non possiamo quindi nasconderci e fare finta che tutto vada e sia andato bene. Riteniamo infatti che la situazione del traffico e della qualità della vita nella nostra città siano molto peggiorate in questi ultimi 5 anni e che l'intero Consiglio Comunale non abbia fatto praticamente nulla per cercare di migliorare, anche in piccola misura, questa situazione.
In particolare, abbiamo avuto l'impressione che più che la ricerca e l'attuazione di politiche per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini magliesi (cfr. Linee Programmatiche di Mandato) la principale preoccupazione della sua  Amministrazione sia stata quella di mantenere lo status quo ad ogni costo, di non intaccare privilegi acquisiti e di non infrangere tabù ormai preistorici (per es. la chiusura del centro storico al traffico motorizzato).
Insomma, l'Amministrazione da Lei diretta non solo non ha cercato di perseguire in alcun modo le linee di indirizzo che si era prefissata in maniera del tutto autonoma all'inizio del mandato, ma è stata caratterizzata da una immobilità insostenibile rivelandosi, a nostro modesto giudizio, una pesante zavorra al cambiamento, ormai urgentemente necessario, verso modelli di mobilità e di organizzazione sociale veramenti moderni e sostenibili, capaci di garantire un significativo miglioramento della qualità della vita della nostra comunità......

Affilate le ruote, seguite il solco.....

mercoledì 25 luglio 2012

Oltre l'orizzonte ad oriente 5 (le montagne dell'Albania)

Siamo ormai giunti alla conclusione.
Riassumiamo brevemente i post precedenti. Partiamo nel cuore della notte da Maglie in bici il giorno del solstizio d'estate per assistere allo spettacolo del sole che sorge facendo capolino da dietro le montagne dell'Albania.

La mia convinzione (e di tutti quelli che ho avuto intorno nella mia vita sin qui) è che le montagne dell'Albania, i mitici monti Acrocerauni, si trovino all'orizzonte e che non sono sempre visibili a causa della notevole distanza (una settantina di chilometri) e la scarsa trasparenza dell'aria.
Assisteremo esterefatti ad una bellissima alba e il sole sollevandosi direttamente dal mare dissolverà in un attimo le antiche convinzioni: nessuna catena montuosa o cima innevata si frappone tra l'osservatore situato sulla spiaggia di Otranto e il sole!

E' chiaro quindi che i maestosi Acrocerauni si trovino OLTRE il nostro orizzonte. 



Come spiegare quindi la sporadica e magica comparsa delle loro cime innevate ricordandoci di quanto vicina sia l'altra sponda del Canale d'Otranto?
L'unica soluzione è che i raggi riflessi dalle montagne dell'Albania vengano deviati verso il basso, annullando di fatto la curvatura terrestre che li nasconde alla nostra vista.


Questo accade ogni qual volta nell'atmosfera sul Canale d'Otranto si viene a determinare una situazione di inversione termica, determinata dalla presenza di aria fredda a contatto con la superficie del mare, sovrastata da aria più calda. La differenza dell'indice di rifrazione dell'aria fredda e dell'aria calda fa si chè i raggi provenienti dall'altra sponda del Canale d'Otranto vengano incurvati verso il basso. Ed ecco, come per incanto, apparire all'orizzonte in tutta la loro possente mole, i mitici monti Acrocerauni.
In letteratura questo fenomeno è conosciuto come MIRAGGIO SUPERIORE.

Se volete saperne di più sui miraggi non vi resta che affilare costantemente le ruote e seguire pazientemente il solco.

domenica 22 luglio 2012

La pista (in)ciclabile di Maglie compie 4 anni!


Alla fine la fecero. Per rispondere forse alle pressanti richieste di Fiab IL CICLONE onlus realizzarono nel luglio del 2008 una pista ciclabile lungo viale Addolorata sacrificando alla causa della mobilità sostenibile 33 parcheggi a pagamento.
L'operazione, compiuta come di consueto in completa autonomia e in estremo silenzio, suscitò non poche perplessità tra i sostenitori della bici e tra i commercianti presenti nell'area.
I primi evidenziarono il fatto che questo moncone di pista ciclabile lungo appena un paio di centinaio di metri non serviva praticamente a nulla. Inoltre l'infrastruttura era stata realizzata non tenendo conto delle normative in vigore. In particolare, si segnalava come la pavimentazione estremamente sconnessa e i cordoli posti per delimitare la pista rappresentassero un vero pericolo per i ciclisti urbani di Maglie (http://lnx.lecceinrete.it/ilciclone).
I secondi si lamentarono della perdita dei parcheggi che, a loro dire, avrebbe sicuramente portato un notevole danno economico alle attività commerciali insistenti lungo viale Addolorata (http://www.belpaeseweb.it)
Non successe nulla.
Successivamente Fiab IL CICLONE onlus, evidenziando ancora una volta l'inutilità e la pericolosità dell'unica pista ciclabile di Maglie, propose di ripristinare i parcheggi a pagamento destinando i ricavi a finanziare le attività dell'Ufficio della Bicicletta, istituito sulla carta ma mai reso veramente operativo (vedi post "Infanzia abbandonata" del 13/02/2012).
Non successe nulla.



Oggi la pista ciclabile si è di fatto trasformata in un'area di parcheggio gratuito. Come dire: a Maglie le politiche di mobilità sostenibile finiscono per favorire le automobili e chi le sostiene.


Ancora una volta non ci resta che affilare le ruote e seguire il solco.....

martedì 17 luglio 2012

Oltre l'orizzonte ad oriente 4 (le montagne dell'Albania)

Una affascinante pedalata tra gli ulivi addormentati ci ha portato all'alba sulla spiaggia di Otranto il giorno del solstizio. Il sole sorge alle 5.17 dal mare incendiando l'aria e facendo evaporare le certezze che dall'infanzia portavo geolosamente con me: le montagne dell'Albania, i maestosi monti Acrocerauni si trovano oltre il nostro orizzonte!
Questo spiega perchè normalmente le montagne non si vedono ma non spiega come mai qualche volta appaiono maestose all'orizzonte.




Per vedere le cime innevate al di là del Canale d'Otranto dovremmo innalzarci nel cielo, ampliare il nostro orizzonte per avvistare alla fine le cime innevate degli Acrocerauni. La nostra visuale sarà in quest'ultimo caso quella indicata dal raggio giallo nello schema seguente.




Nella realtà quotidiana, però, noi riusciamo a vedere in alcuni giorni le montagne dell'Albania senza fare alcun saltello, nè in aereo nè in mongolfiera. Il fenomeno può essere spiegato supponendo che siano i raggi provenienti dall'altro lato del Canale d'Otranto a subire un deviazione verso il basso, come illustrato dal raggio viola  nel seguente schema:



Ma il mistero rimane: come mai i raggi partiti dall'altra sponda del Canale d'Otranto, oltre il nostro orizzonte, vengono deviati verso il basso sino a giungere agli occhi dello stupefatto ciclonauta posto sulla spiaggia di Otranto?


Per saperlo vi basta affilare le ruote e affilare il solco...

domenica 15 luglio 2012

Oltre l'orizzonte d'oriente 3 (le montagne dell'Albania)

Alcuni decenni dopo i fatti smentivano le affermazioni di mio padre. La suggestiva pedalata nel cuore della notte conclusasi con lo spettacolo mozzafiato del sorgere del sole, aveva inesorabilmente provato che le montagne dell'Albania, i fieri monti Acrocerauni, non si trovano all'orizzonte.
E questo spiega perchè normalmente non si vedono. Non dipende dal fatto che si nascondono dietro un notevole spessore di aria poco limpida ma dalla curvatura della superficie terrestre che, nonostante l'altezza delle maestose cime, le nasconde agli occhi dell'osservatore posto sulla spiaggia di Otranto.




In questo schema è possibile capire come mai il sole nasce dal mare e non fa capolino da dietro le montagne dell'Albania.
Semplice: i mitici Acrocerauni si trovano oltre l'orizzonte e non possono frapporsi tra il sole nascente e l'osservatore posto sulla spiaggia di Otranto.
Si spiega così questa foto, scattata l'anno scorso il 18 giugno ad Otranto.


Ma questo non spiega questa foto, presa da un sito internet (se fate una breve ricerca sulla rete ne troverete tantissime), che mostra chiaramente le cime innevate dei monti dell'Albania comparire al di là del Canale d'Otranto.




Per conoscere la spiegazione di questo apparente mistero non vi resta che affilare le ruote e seguire il solco.......

mercoledì 11 luglio 2012

Oltre l'orizzonte d'oriente 2 (le montagne dell'Albania)

Una esperienza veramente suggestiva. Navigare nel cuore della notte, fendendo con la bici l'atmosfera fatata degli uliveti addormentati, dirigendo lo sguardo ad oriente, verso il sole nascente. Questo è lo spirito della pedalata "Ruote ad Oriente" che ogni anno Fiab IL CICLONE onlus organizza nei giorni vicini al solstizio d'estate.
La prima volta le aspettative erano tante. Sulla spiaggia aspettavamo il momento, previsto per le ore 5.17, in cui il sole avrebbe fatto capolino da dietro le montagne dell'Albania, i mitici Acrocerauni.




Il cielo comincia ad illuminarsi ed ecco nascere dal mare il sole fiammeggiante che velocemente si innalza verso il cielo virando verso uno splendore abbagliante. La superficie liscia del mare cambia colore riflettendo il cielo in una insuperabile armonia di sfumature arancioni.
Siamo lì, sulla spiaggia, intontiti per la notte trascorsa in bianco per raggiungere Otranto prima dell'alba, stupefatti per la bellezza di quello spettacolo naturale.





Due giorni dopo sono davanti al computer per mettere in ordine le foto scattate durante la suggestiva pedalata ad oriente. Un dettaglio mi fa sobbalzare sulla sedia: le montagne, i fieri Acrocerauni sono scomparsi dall'orizzonte. Nulla, se non l'atmosfera e poi il vuoto siderale, si frapponeva tra me, ciclista assonnato e meravigliato, e l'astro nascente.

Un vero mistero. Per giungere alla soluzione non vi resta che affilare le ruote e seguire il solco.....

mercoledì 4 luglio 2012

Oltre l'orizzonte d'oriente 1 (le montagne dell'Albania)

Tutti noi, abitanti del Salento centro-orientale, abbiamo avuto il nostro battesimo di stupore guardando ad oriente in una bella giornata di sole.
"Papà cosa sono quelle?"- il mio piccolo indice era puntato verso l'orizzonte sul mare. "Sono le montagne dell'Albania" fu la pronta risposta di mio padre.
Si, era proprio vero. In quel giorno fortunato i miei occhi di bambino potevano vedere ad oriente le cime innevate degli Acrocerauni (questo il nome di quelle magiche montagne, un nome altrettanto affascinante che in greco vuol dire "cime divise dal tuono" come imparai vari decenni dopo). La mole possente delle montagne si stagliava all'orizzonte, oltre i 72 km di larghezza del Canale d'Otranto.
"Come sono belle, sembrano così vicine... Papà perchè non le vediamo sempre?" - i perchè a cascata dei bambini sono di quanto più massacrante al mondo ma io ho un padre paziente: "Vedi, Paolo, le montagne dell'Albania sono molto lontane per cui si possono vedere all'orizzonte soltanto nei giorni in cui l'aria è estremamente limpida, proprio come oggi".
Con questa certezza sono diventato adulto finchè non ho deciso di organizzare una pedalata nella notte del solstizio d'estate da Maglie a Otranto: "Raggi ad Oriente, a pedali verso il sole nascente".
Come sapete l'uso costante della bicicletta cambia il punto di vista da cui si osservano le cose. E anche i Monti Acrocerauni non sono sfuggiti a questa semplice legge della fisica.
Siamo partiti puntuali da Piazza Aldo Moro alle 2.00 di notte...... [continua]

Per sapere come andrà a finire non vi resta che affilare le ruote e seguire il solco......




domenica 1 luglio 2012

Chiusura omeopatica


Negli ultimi mesi del 2010 Fiab IL CICLONE onlus raccolse 2346 firme per chiedere all'Amministrazione Comunale di Maglie una immediata chiusura del centro storico senza prevedere la realizzazione di alcuna infrastruttura più o meno avveniristica (parcheggi a ridosso del centro, parcheggi sotterranei, parcheggi subaerei, parcheggi in ogni luogo....).

La petizione fu consegnata al Sindaco nel corso di una pubblico incontro il 16 gennaio 2011 e praticamente non ha sortito alcun effetto se non la convinzione nell'Associazione che il cambiamento non può assolutamente venire dagli Amministratori ma dai cittadini che li eleggono e sostengono.

Possiamo però finalmente consolarci pedalando per il centro storico chiuso al traffico dalla Delibera di Giunta n.103 del 7 giugno 2012.

Si, avete letto bene. Anche a Maglie il centro storico sarà chiuso al traffico motorizzato come avviene in tutte le città del mondo ritenuto civile. Ma quali sono le motivazioni che hanno portato l'Amministrazione ad una scelta così radicale e coraggiosa?

Nella suddetta Delibera si legge che:
ATTESO che nel centro storico e in particolare in Piazza Aldo Moro è auspicato, come gli anni precedenti, un notevole afflusso di visitatori, turisti nel centro storico e che in contemporanea vengono svolte manifestazioni organizzate dall'Amministrazione Comunale in collaborazione con la Pro Loco e le locali associazioni di commercianti presenti sul territorio;
CONSIDERATO che il transito dei veicoli impedisce ai pedoni di muoversi sulla pubblica strada in sicurezza e tranquillità in specie durante i periodi di festività;
RITENUTO che, per meglio tutelare l'incolumità dei cittadini, dei visitatori, degli ospiti non provocare un eccessivo inquinamento dell'ambiente con i gas di scarico delle autovetture in affannosa ricerca di parcheggi, è indispensabile limitare il traffico veicolare su tutto il centro città predisponendo la chiusura nelle Domeniche e festivi."

Con queste premesse la chiusura del centro storico è più che giustificata. Peccato che venga utilizzato un metodo omeopatico. Il centro storico sarà chiuso al traffico motorizzato ma, ovviamente, con estrema parsimonia:
1) solo domenica e festivi
2) dalle 10.00 alle 13.00 limitatamente a via S.Giuseppe e al tratto antistante il Liceo Capece
3) dalle 18.00 alle 22.00 Piazza Aldo Moro


Speriamo soltanto che tutte queste ore di chiusura non facciano male alla nostra salute (penso già ad una serie di disturbi tipo pelle d'oca, euforia da ossigeno, ebbrezza d'alta quota, agorafobia, disturbi dell'udito, perdita dell'orientamento …..)!


Affiliamo costantemente le ruote, seguiamo fiduciosi il solco...